Il 2016 lo ricorderemo come un anno di grandi successi ma anche di grandi cambiamenti ed impegni.
Conviene sempre partire dalla fine per raccontare una bella impresa, perché è vero che chi ben comincia è a metà dell’opera …ma è soprattutto chi ben finisce a lasciare il segno e dare un senso a tutta la storia. Allora per raccontare questo 2016 #giallofluo parto da qui, da oggi, 31 dicembre 2016, ultimo giorno di un anno spettacolare. E come poteva trascorrere il capodanno il GC’95 se non in sella?
Mentre io spingo sulla tastiera per sintetizzare un anno di strepitosi successi, VOI veri ciclisti del gruppo siete lì fuori e state spingendo sui pedali, a -5 gradi, per raggiungere la vetta del Mottarone, la salita cult di Novara… e riassumere così in un unico giorno tutto il significato di un anno intero.
Perché il 2016 per noi è stato indubbiamente un anno in salita e in salita si sa bisogna cambiare repentinamente: dovevamo lasciarci alle spalle qualche esperienza poco entusiasmante ( qualcuna proprio terrificante) e volevamo lanciarci verso panorami più brillanti e l’unico modo che conosciamo per raggiungere la vetta è pedalare, sudare, lavorare! Ma anche ridere e metterci il cuore, perché è con quello che si pedala in realtà, è sempre il cuore che muove la testa che poi tira i muscoli che spingono sui pedali che si trascinano dietro la catena con tutti gli ingranaggi e colpo dopo colpo, fatica dopo fatica, eccoci arrivati.
Adesso finalmente guardiamo dritto davanti a noi e godiamoci il panorama!
In cima, una Granfondo di Novara che ci ha visto protagonisti indiscussi del ciclismo amatoriale novarese, perchè abbiamo saputo scegliere collaboratori molto più esperti e competenti di noi ( non smetteremo mai di ringraziare Vittorio Mevio per averci dato l’opportunità di entrare a far parte del GS Alpi ), perché abbiamo realizzato un evento che ha unito le squadre locali e attirato quelle lontane, perché abbiamo fatto divertire più di 2mila persone e fatto scoprire a tutti che Novara non è affatto piatta.
Più sotto, almeno una ventina di granfondo , mediofondo e cicloturistiche a cui abbiamo dato anima,gambe, sudore e che alla fine ci hanno abbondantemente ripagato ( 2° squadra Alpi Challenge, 3° squadra Gs Alpi, 3° squadra Cicloturismo e Medio Fondo, 7 podi individuali, 9 brevettati, etc etc…)
Ai lati, le grandi sfide degli amatori che non ci siamo fatti mancare, la Maratona delle Dolomiti, la Nove Colli e l’Eroica perché è vero che noi siamo costantemente proiettati al futuro ma non perdiamo mai di vista il glorioso passato.
E al centro? Al centro di tutto una piccola squadra che ha saputo dimostrare che le mete più importanti si raggiungono per tappe, che anche la vetta più distante non è mai irraggiungibile se tutti sono protagonisti di un racconto unico e speciale e che coerenza ed entusiasmo rendono il nostro sport assolutamente unico e contagioso…tutti vogliono pedalare con il Gc’95 anche chi non ha ancora la bicicletta!
Significa che siamo riusciti a trasferire la nostra passione e il nostro entusiasmo ad altri e niente è più appagante di questa visione.
Mentre io spingo sulla tastiera per sintetizzare un anno di strepitosi successi, VOI veri ciclisti del gruppo siete lì fuori e state spingendo sui pedali, a -5 gradi, per raggiungere la vetta del Mottarone, la salita cult di Novara… e riassumere così in un unico giorno tutto il significato di un anno intero.
Perché il 2016 per noi è stato indubbiamente un anno in salita e in salita si sa bisogna cambiare repentinamente: dovevamo lasciarci alle spalle qualche esperienza poco entusiasmante ( qualcuna proprio terrificante) e volevamo lanciarci verso panorami più brillanti e l’unico modo che conosciamo per raggiungere la vetta è pedalare, sudare, lavorare! Ma anche ridere e metterci il cuore, perché è con quello che si pedala in realtà, è sempre il cuore che muove la testa che poi tira i muscoli che spingono sui pedali che si trascinano dietro la catena con tutti gli ingranaggi e colpo dopo colpo, fatica dopo fatica, eccoci arrivati.
Adesso finalmente guardiamo dritto davanti a noi e godiamoci il panorama!
In cima, una Granfondo di Novara che ci ha visto protagonisti indiscussi del ciclismo amatoriale novarese, perchè abbiamo saputo scegliere collaboratori molto più esperti e competenti di noi ( non smetteremo mai di ringraziare Vittorio Mevio per averci dato l’opportunità di entrare a far parte del GS Alpi ), perché abbiamo realizzato un evento che ha unito le squadre locali e attirato quelle lontane, perché abbiamo fatto divertire più di 2mila persone e fatto scoprire a tutti che Novara non è affatto piatta.
Più sotto, almeno una ventina di granfondo , mediofondo e cicloturistiche a cui abbiamo dato anima,gambe, sudore e che alla fine ci hanno abbondantemente ripagato ( 2° squadra Alpi Challenge, 3° squadra Gs Alpi, 3° squadra Cicloturismo e Medio Fondo, 7 podi individuali, 9 brevettati, etc etc…)
Ai lati, le grandi sfide degli amatori che non ci siamo fatti mancare, la Maratona delle Dolomiti, la Nove Colli e l’Eroica perché è vero che noi siamo costantemente proiettati al futuro ma non perdiamo mai di vista il glorioso passato.
E al centro? Al centro di tutto una piccola squadra che ha saputo dimostrare che le mete più importanti si raggiungono per tappe, che anche la vetta più distante non è mai irraggiungibile se tutti sono protagonisti di un racconto unico e speciale e che coerenza ed entusiasmo rendono il nostro sport assolutamente unico e contagioso…tutti vogliono pedalare con il Gc’95 anche chi non ha ancora la bicicletta!
Significa che siamo riusciti a trasferire la nostra passione e il nostro entusiasmo ad altri e niente è più appagante di questa visione.
A fine anno si fa sempre il bilancio di quanti km percorsi, quanto dislivello, quante coppe e medaglie, quante kcal bruciate, quanti copertoncini consumati o quante barrette mangiate ma riassumere in poche cifre o in poche immagini un anno così affollato per noi è praticamente impossibile ( forse soltanto Aurelio e Claudio potrebbero riuscirci).
Preferisco pensare semplicemente che è stato un anno di piccoli e grandi cambiamenti, dall’elezione me donna Presidente alla scelta di misurarci in eventi apparentemente fuori dalla nostra portata come la Granfondo o il Duathlon di Nibbiola, ma abbiamo fatto scelte che rappresentano la nostra visione di come debba essere il ciclismo amatoriale, abbiamo accettato nuove sfide e abbiamo fatto molto bene.
E’ stato anche un anno di profonda riflessione, abbiamo trascorso tantissime ore in sella ma altrettante a tavolino, a far quadrare i conti e a studiare nuove soluzioni per portare la nostra esperienza e il nostro modo di vedere le cose fuori dal gruppo. Per strada abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone disponibili, altre meno, altre per niente ma da tutte comunque abbiamo imparato una lezione di vita e di sport: per i risultati ci vuole costanza, dedizione e meraviglia, perché il frutto del successo dipende solo dalla voglia di conoscere ed imparare e migliorarsi giorno dopo giorno, perché il vero successo è proprio condividere!
Chi la pensa diversamente e diversamente si comporta è perché crede di essere arrivato sulla cima più alta e non aver più nulla da conquistare, ma si applaude da solo e non lo sa ma ha già fallito, può solo scegliere di rotolare giù o attaccarsi al treno e godersi il viaggio.
NOI del GC’95 sicuramente non ci fermeremo……a parte oggi sulla cima del Mottarone giusto il tempo necessario per una foto e una barretta, il cambio e poi si riparte.
DOPO QUESTO 2016 ESALTANTE VI AUGURO UN 2017 ANCORA PIU’ SORPRENDENTE.
La Vostra Pres.
#brindiamo #meraviglioso2017 #vivailgc95
Preferisco pensare semplicemente che è stato un anno di piccoli e grandi cambiamenti, dall’elezione me donna Presidente alla scelta di misurarci in eventi apparentemente fuori dalla nostra portata come la Granfondo o il Duathlon di Nibbiola, ma abbiamo fatto scelte che rappresentano la nostra visione di come debba essere il ciclismo amatoriale, abbiamo accettato nuove sfide e abbiamo fatto molto bene.
E’ stato anche un anno di profonda riflessione, abbiamo trascorso tantissime ore in sella ma altrettante a tavolino, a far quadrare i conti e a studiare nuove soluzioni per portare la nostra esperienza e il nostro modo di vedere le cose fuori dal gruppo. Per strada abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone disponibili, altre meno, altre per niente ma da tutte comunque abbiamo imparato una lezione di vita e di sport: per i risultati ci vuole costanza, dedizione e meraviglia, perché il frutto del successo dipende solo dalla voglia di conoscere ed imparare e migliorarsi giorno dopo giorno, perché il vero successo è proprio condividere!
Chi la pensa diversamente e diversamente si comporta è perché crede di essere arrivato sulla cima più alta e non aver più nulla da conquistare, ma si applaude da solo e non lo sa ma ha già fallito, può solo scegliere di rotolare giù o attaccarsi al treno e godersi il viaggio.
NOI del GC’95 sicuramente non ci fermeremo……a parte oggi sulla cima del Mottarone giusto il tempo necessario per una foto e una barretta, il cambio e poi si riparte.
DOPO QUESTO 2016 ESALTANTE VI AUGURO UN 2017 ANCORA PIU’ SORPRENDENTE.
La Vostra Pres.
#brindiamo #meraviglioso2017 #vivailgc95